Marketing

Molto spesso vengo contattato da persone che hanno problemi con il loro e-commerce. La domanda che mi fanno è quasi sempre la stessa: Come mai il mio e-commerce vende poco (o non vende per niente)? Devo dire che non esiste la soluzione perfetta a questa domanda, perché ogni caso è unico e come tale va trattato singolarmente, anche se molto spesso però, mi imbatto in siti che hanno più o meno gli stessi problemi.

In tempi di crisi tutti i giorni, accendendo la TV, siamo spettatori di statistiche redatte da federazioni di negozianti, artigiani, imprenditori, ma anche statistiche più ufficiali di organi statali, che ci ricordano (forse sarebbe meglio dire ci terrorizzano) quante attività tutti i giorni chiudo i battenti.

I motivi sono tra i più disparati: poca liquidità, poco lavoro, poca richiesta, in altre parole poche vendite. E se da una parte c'è il dramma di migliaia di persone che resta senza lavoro, perché ex dipendenti, dall'altra c'è il sogno infranto di una persona che in quella attività, in quel progetto, aveva investito tutto: risparmi, sogni, vita. Ahimé, quante di queste storie ho dovuto ascoltare e sono rimasto molto amareggiato, colpito, da persone brillanti con progetti altrettanto brillanti che, purtroppo non hanno avuto fortuna. Ma come mai hanno fallito? Il problema è sempre lo stesso: non hanno saputo incontrare/allargare il proprio pubblico/acquirenti.

Una delle affermazioni che più spesso mi trovo ad affrontare, soprattutto in questi tempi di crisi, magari alla consegna di un eventuale preventivo per la realizzazione di un sito/progetto grafico è:

"In realtà il budget per questa spesa è più basso"

In questa affermazione ci sono 2 errori molto gravi che un buon imprenditore non dovrebbe commettere e che, se presi sotto gamba, potrebbero essere la pietra tombale anche del miglior servizio/prodotto/evento.